From Video Streaming to Online Gaming
In questi anni le forme dell’intrattenimento si sono moltiplicate e hanno avuto un ruolo importante nella vita delle persone. Pensiamo ai mesi della pandemia quando, costretti nei confini di casa e privati della nostra socialità, ci siamo aggrappati alle forme di intrattenimento disponibili per superare dei momenti difficili.
Per capire quali sono le modalità preferite dagli italiani per rilassarsi e divertirsi abbiamo analizzato le loro conversazioni in rete. In particolare, abbiamo approfondito lo streaming audio, video e il gaming, riuscendo a studiare a fondo, grazie alle tecnologie KPI6, le rispettive audience.
Analizzando Twitter ed il mondo del web (blog, forum e news) nei mesi di settembre ed ottobre del 2022 siamo riusciti ad intercettare oltre 205.000 contenuti generati da più di 85.000 utenti.
La prima informazione emersa è che il 75% delle conversazioni riguardano il mondo dello streaming video, che si afferma così come il principale mezzo scelto per l’intrattenimento degli italiani. Il resto delle conversazioni si divide tra streaming musicale (13%) e Gaming (12%).
Video Streaming
I messaggi che riguardano lo streaming video sono ben 155.000, provenienti da circa 58.000 account. Il trend dei due mesi analizzati si presenta abbastanza regolare, con un picco registrato al rientro delle vacanze, in concomitanza con l’inizio delle promozioni delle nuove serie televisive.
Applicando il nostro algoritmo di “emotion detection” abbiamo scoperto che oltre il 40% delle emozioni rilevate comprende la gioia e l’ammirazione (in particolare per attori e soprattutto serie tv). Tra le negative prevale la disapprovazione e in alcuni casi la rabbia, legata ai disservizi dei provider (impossibilità di accesso, qualità di streaming bassa).
La piattaforma più menzionata è Netflix che colleziona l’85% in più delle conversazioni rispetto al secondo classificato, che è la giovane Disney+. Al terzo posto si piazza DAZN, poi RaiPlay e infine Amazon Prime Video. Se Netflix emerge come punto di riferimento e termine di paragone per valutare tutte le altre aziende, Amazon Prime Video viene apprezzata per la sua prova gratuita e per essere compresa nell’abbonamento Prime.
Streaming Musicale
Le conversazioni sullo streaming musicale sono state 26.000, prodotte da circa 18.000 account. Il trend presenta un picco molto evidente ad ottobre, quando gli utenti commentano la notizia che il nuovo album di Taylor Swift ha battuto il record del più “strimmato” a 24 ore dall’uscita.
Peculiare il risultato dell’analisi delle emozioni. Le principali si dividono tra tristezza e ammirazione, che nel complesso rappresentano circa il 64% delle conversazioni.
Spesso il sentimento della tristezza emerge in relazione alle emozioni trasmesse dalle tracce musicali, che evocano per gli utenti momenti commoventi ed esperienze di vita. In altri casi, la tristezza è associata all’impossibilità di partecipare a concerti e vedere i propri artisti preferiti dal vivo.
Anche in questo caso, emerge una percentuale significativa di rabbia tra gli utenti, principalmente dovuta a lamentele sulle pubblicità che vengono riprodotte mentre si ascolta la musica sulle diverse piattaforme.
Spotify è il servizio di streaming musicale di gran lunga più menzionato dagli italiani in rete. Seguono a gran distanza Apple Music, YouTube Music, Amazon Music e Tidal.
Gli utenti li citano soprattutto per avvertire i propri follower delle nuove uscite e per esprimere la loro opinione sugli artisti, in modo da attivare una conversazione.
Nel periodo analizzato molte conversazioni su Spotify si concentrano sul suo “wrapped”, il riassunto degli ascolti dell’anno personalizzato per ogni utente. Però, si parla anche degli artisti preferiti, delle playlist, delle classifiche musicali, degli album in uscita e dei podcast.
Gaming
Sono 24.120 le conversazioni riguardanti il gaming nel periodo analizzato, provenienti da 9.600 account. Il trend presenta un picco molto spiccato ad inizio settembre quando c’è grande eccitazione per la nuova stagione di Fortnite.
Nel caso del gaming, a differenza degli altri due topic, le emozioni che prevalgono sono l’ammirazione e la gioia. Quindi i giochi generano una maggior percentuale di emozioni positive rispetto alle altre forme di intrattenimento.
Su Twitter abbiamo individuato una community di gamers molto attiva che condivide momenti di “gameplay”, scoperte interessanti e screenshot dei propri successi.
I giochi più menzionati sono risultati essere Fortnite e Call of Duty: Modern Warfare (infatti, attivando la funzione di “image recognition” presente sulla piattaforma KPI6, è stata rilevata la grande presenza di immagini rappresentati militari, dispositivi di protezioni e personaggi di fantasia). Tra i giochi più citati ci sono anche League of Legends, Animal Crossing e FIFA.
Tra gli hashtag è di gran lunga quello legato a #Fortnite il più usato, seguono #PS4Live e #Roblox.
Le audience
Sfruttando una potente funzione di KPI per la detection delle audience abbiamo fotografato le caratteristiche socio-demografiche dei 3 topic. Il pubblico dello streaming sia video che audio è in prevalenza femminile (rispettivamente per il 69% e il 58%), mentre quello del gaming è maschile (66%).
Gli interessi di queste 3 famiglie di audience sono molto simili. Lo sport ricorre in tutte e tre con alte percentuali, insieme alla moda.
Infine abbiamo provato ad attivare la funzione “Audience Matching” per capire il grado di sovrapponibilità tra i diversi pubblici. È emerso che gli amanti dello streaming e del gaming fanno parte di pubblici molto sovapponibili. In quest’ottica è molto più comprensibile la scelta di Netflix di allargare la sua offerta anche al campo dei giochi.
Un’altra scoperta curiosa che abbiamo fatto è che le audience degli appassionati di streaming e gaming hanno un elevato grado di sovrapponibilità con gli amanti del cibo sostenibile (che avevamo analizzato in precedenza). Un elemento che potrebbe essere meglio sfruttato da tutti gli operatori del settore.
Oggi l’importanza dell’analisi delle audience è ancora sottovalutata da molte aziende che potrebbero sfruttarla per migliorare la comprensione dei consumatori e la pianificazione pubblicitaria intelligente.