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Caso Jj4 orso - Kpi6 - Jj4, nuova richiesta di abbattimento dell’orsa. Gen Z e Millennials si schierano sul web

Jj4, nuova richiesta di abbattimento dell’orsa. Gen Z e Millennials si schierano sul web

Ad aprile oltre 370mila conversazioni in tutta Italia, con un tasso di interazione altissimo. In rete si impone #BoicottailTrentino e #IostocongliOrsi

Jj4 non è una misteriosa sigla di chissà quale sostanza chimica, ma il nome dell’orsa che ha ucciso il giovane runner Andrea Papi, 26 anni nei boschi di Caldes, in val di Sole. Un tragico fatto di cronaca che ha acceso una discussione a colpi di hashtag anche in rete, e che prosegue anche in questi giorni, dopo che il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato un nuovo decreto di abbattimento per l’animale, attualmente rinchiuso dopo essere stato catturato dai forestali. 

Il primo decreto per l’abbattimento è stato sospeso dal Tar di Trento dopo il ricorso delle associazioni animaliste, ma nel nuovo provvedimento si ritiene che “in via precauzionale per la salute e l’incolumità pubblica, sia ragionevole abbattere l’animale, anziché accettare anche il minimo rischio che lo stesso possa nuovamente venire a contatto con una persona, anche nell’ambito di tutte le fasi operative finalizzate all’eventuale trasferimento dello stesso in altro luogo”. Deciderà nuovamente il Tar l’11 maggio, nel frattempo le conversazioni e le polemiche sul web e sui social non si sono ridimensionate.

Con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6 abbiamo analizzato il sentiment emerso nelle discussioni pubblicate in rete, l’orientamento delle conversazioni su una vicenda in grado, ancora una volta, di polarizzare i giudizi, con pochissime sfumature.

In meno di un mese la vicenda della morte del runner e della successiva discussione sulla cattura dell’orsa Jj4 ha provocato più di 370mila conversazioni sui social media, con un tasso di coinvolgimento (engagement) molto alto, raggiungendo il livello 0.9 in una scala da zero a 1. Un tema che ha acceso discussioni non solo tra animalisti, ma ha coinvolto trasversalmente diverse sensibilità, in tutta Italia. Il focus, infatti, sebbene sia concentrato prevalentemente in Trentino-Alto Adige, si è velocemente allargato all’intero Paese, diventando mainstream nazionale.

Analizzando le caratteristiche socio-demografiche degli utenti che si sono confrontati nei thread delle conversazioni, osserviamo una netta prevalenza maschile (82%), persone interessate alla fotografia, discipline artistiche e antiquariato. Interessante notare le fasce di età più coinvolte: sono infatti principalmente i giovani ad appassionarsi, discutere, argomentare i pro e i contro della cattura e dell’eventuale l’abbattimento dell’orsa, appartenenti alla generazione Z, nati dal 1995 al 2010 (44%) e Millennials, nati dal 1980 al 1994 (38%). Per quanto riguarda le piattaforme social media più utilizzate, vi sono scelte multiple (ossia più piattaforme usate dagli stessi user), troviamo Meta (Instagram 89% e Facebook 85%), e YouTube 86%.

Per quanto riguarda il sentiment – ossia l’analisi effettuata da Kpi6 per comprendere i sentimenti e le opinioni che circolano in rete e che possono riguardare una persona così come un marchio a partire dagli user generated content – le quasi totalità delle persone che ha pubblicato contenuti online sulla vicenda respinge l’idea dell’abbattimento e persino della cattura, con diverse argomentazioni:

  • La vita degli animali e delle persone hanno pari valore. In questo caso il sentiment è positivo e orientato all’amore per tutte le forme di vita;
  • Incapacità di gestire il problema adeguatamente, anziché ricorrere a modalità coercitive;
  • Critiche al Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, per aver firmato i provvedimenti;
  • Il comportamento dell’orsa è stato provocato dall’istinto di difendere i cuccioli, in quello che percepisce come il suo habitat territoriale;
  • Tristezza per la morte del runner, ma in altri Paesi non è consentito correre in zone dove vivono gli orsi o altri animali potenzialmente aggressivi;

Tra i più importanti hashtag che si sono imposti, aggregando le conversazioni, troviamo #Iostocongliorsi e #BoicottailTrentino. Tra i temi più discussi c’è proprio le conseguenze sul Turismo nella Regione. Infatti, si è fatta largo una corrente di opinione e di proposta di boicottaggio, invitando le persone intenzionate a trascorrere le vacanze in Trentino-Alto Adige a disdire le prenotazioni e cambiare meta turistica, come forma di protesta alle iniziative del Presidente Fugatti.