Il Napoli è più forte di tutti, anche della scaramanzia. E Sarri resta un Maestro per i napoletani.
Con i nostri algoritmi di intelligenza artificiale abbiamo analizzato le conversazioni sul Napoli di Spalletti, per capire cosa dicono i tifosi della stagione e dei suoi protagonisti.
Cresce l’apprezzamento per ADL e Maradona è sempre presente. Ne abbiamo parlato a SkySport.
Il Napoli è più forte di tutti, anche della scaramanzia. La classifica, il gioco e la cifra tecnica della squadra di Spalletti non solo hanno allontanato le squadre avversarie inseguitrici – la sconfitta con la Lazio è un incidente di percorso che non cambierà il risultato finale – ma ha anche fatto dimenticare ai napoletani la tradizionale arte utilizzata per difendersi dalla malasorte. Ne abbiamo parlato oggi in diretta a SkySport con il nostro giornalista Massimo Fellini, della unit data journalism di Kpi6, all’interno di Pomeriggio Sky Sport24 condotto da Sara Benci.
Con i nostri algoritmi di intelligenza artificiale abbiamo analizzato le conversazioni inerenti il campionato del Napoli, i suoi giocatori e i principali focus tematici discussi in rete. Osservando l’andamento giornaliero delle thread sul web e sui social media, le conversazioni dirette sulla vittoria dello scudetto incrementano considerevolmente dal 12 febbraio, data della vittoria del Napoli per 3-0 con la Cremonese, in concomitanza del rallentamento di alcune inseguitrici (pareggi di Inter, Roma e sconfitta della Lazio). In precedenza un picco analogo lo si è registrato solo dopo il 5-1 alla Juventus al Maradona il 13 gennaio.
La paura di vincere, nota anche come sindrome del braccino corto (ossia la paura di fallire proprio quando si è ad un millimetro dalla vittoria) è scomparsa, i tifosi più prudenti non hanno timore nel pronunciarsi “campioni d’Italia” per la terza volta nella storia del club. Si preparano i festeggiamenti e la gioia, finalmente, ha preso il posto della scaramanzia. In attesa dell’ufficialità del tricolore, infatti, in città sono iniziate le prime celebrazioni in maniera originale e piene di passione: nei quartieri Spagnoli, a 50 metri da piazzetta Maradona, sono spuntati i cartonati ad altezza naturale dei giocatori della squadra titolare di questa stagione, schierati come fossero in campo, con Spalletti a fornire indicazioni e De Laurentiis ad ammirare lo spettacolo.
Si parla tanto di tutti, ma i tre giocatori del Napoli protagonisti della stagione e delle conversazioni in rete sono Osimhen, Kvaratskhelia e Lobotka con livelli di apprezzamento altissimi. Capire il sentiment degli utenti nei confronti del proprio brand è fondamentale per creare strategie di marketing vincenti, e la stessa analisi la si può applicare anche allo sport e ai suoi protagonisti. Abbiamo analizzato le interazioni stabilite in un determinato contesto (tifosi del Napoli) ed in un arco temporale di due mesi. Nello specifico si tratta dell’analisi computazionale di sentimenti e opinioni espressi all’interno di testi generati in rete sui giocatori del Napoli. Il disappunto non si concentra sulle prestazioni sportive, ma su fattori come la richiesta di proroga delle analisi dei documenti per le indagini della Procura di Napoli nell’inchiesta sulle plusvalenze tra Napoli e Lille, sugli arbitraggi sfavorevoli, sulle squalifiche e infortuni. In particolare, su Osimhen si concentrano delle considerazioni tecniche positive da parte dei tifosi, associando le prestazioni del centravanti al lavoro tattico di Spalletti, in grado di valorizzarne le qualità per il definitivo salto di qualità.
Anche il sentiment nei confronti del Presidente Aurelio De Laurentiis migliora in concomitanza con i risultato della squadra organizzata dal Direttore Sportivo, Cristiano Giuntoli. Il rapporto tra il Presidente e la piazza sportiva di Napoli è sempre stato controverso in questi anni, con alti picchi di disappunto in passato. Osservando l’andamento delle conversazioni e delle opinioni espresse durante questo campionato, registriamo un miglioramento complessivo della considerazione del Presidente. La conferma arriva anche dall’analisi dei temi più discussi, dove le scelte tecniche e manageriali di De Laurentiis rientrano tra i motivi più importanti per la vittoria del campionato, secondo i tifosi.
Tra i focus tematici emergenti in rete più discussi associati alle conversazioni sul Napoli, troviamo il gioco organizzato propositivo, collettivo e spettacolare che Spalletti è riuscito a imprimere dopo due anni di lavoro. Una squadra dotata di un’identità tattica molto riconoscibile, corrispondente alle aspettative e alla cultura calcistica del pubblico napoletano. Dopo Spalletti si parla di Cristiano Giuntoli, abilissimo a portare a Napoli giocatori di prospettiva, a basso costo, che dopo un percorso di crescita si sono rivelati funzionali e fondamentali: Kvaratskhelia e Kim su tutti. Chi avrebbe mai immaginato di rivincere uno scudetto dopo più di 30 anni con un attaccante georgiano e un difensore coreano? Infine, un riferimento a Maradona, proprio nell’anno della vittoria del Mondiale dall’Argentina, protettore del Napoli nell’anno del terzo scudetto.
Il nostro report interattivo
Classifica a parte, Napoli-Lazio non è stata una partita come le altre, proprio perché al Maradona si sono incontrati i due allenatori che più tutti hanno segnato la storia del club degli ultimi anni: Sarri e Spalletti. Nonostante una porzione non irrilevante di tifosi che hanno contestato l’ex tecnico venerdì allo stadio, Sarri resta un riferimento per il pubblico napoletano. Analizzando le conversazioni sulla partita, Sarri ottiene un apprezzamento quasi del 30% per la capacità tattica della Lazio di arginare le fonti di gioco del Napoli. Un apprezzamento persino maggiore di Spalletti (17%). L’inserimento di Vecino è stato decisivo, così come la disposizione in campo in grado di limitare il possesso palla del Napoli.
Analisi di Fabiana Giannuzzi e Gaetano Masi