“Che tempo che fa” di Fabio Fazio porta tempesta in rete
Engagement altissimo, sentiment negativa al 56%. Su Discovery si potrebbero aprire nuovi spazi pubblicitari
Polemiche in rete sull’addio di Fabio Fazio alla Rai. Con gli algoritmi della nostra intelligenza artificiale abbiamo monitorato migliaia di conversazioni, indagando sul web i thread, il sentiment e i focus tematici principali. Fazio, che lavorava in Rai dal 1982 e oggi lascia il celebra programma “Che tempo che fa”. Lo ha annunciato Discovery, la società che possiede il canale tv Nove, con cui Fazio ha firmato un nuovo contratto. Lo seguirà anche Luciana Littizzetto, che da molti anni lavora assieme a Fazio. In Rai sono arrivate altre dimissioni in questi giorni, da parte di importati giornalisti come Lucia Annunziata e Massimo Gramellini. Contestualmente si sta procedendo alle nuove nomine approvate dal Consiglio di Amministrazione e per ora non c’è nemmeno una donna a guidare le testate giornalistiche o le direzioni generali della televisione pubblica italiana. Proteste dal sindacato dei giornalisti Rai, Usigrai. «I nuovi vertici cambiano direttori di generi e testate, riaprono agli esterni e tra loro non c’è nemmeno una donna. Al di là dei nomi scelti è evidente la piena invadenza e interferenza del governo» si legge nel comunicato sindacale.
Polemiche e discussioni che ovviamente si sono riversate sul web, che con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6 abbiamo monitorato e analizzato.
Sono volumi di conversazioni considerevoli quelli rilevati sulle principali piattaforme social media sull’addio di Fabio Fazio alla Rai e al programma “Che tempo che fa”: oltre 400mila conversazioni, 1 milione circa di like e un tasso di engagement altissimo, attestato allo 0,9 in una scala da zero a 1. Il tema appassiona e innesca lunghi thread di discussioni, spesso polemiche e polarizzate.
Si parla di Fazio (44%) del programma e del danno dal punto di vista degli ascolti che la Rai potrebbe subire (41%). Poi si parla di Luciana Littizzetto, ma con una quantità di contenuti molto meno rilevante (15%).
La sentiment analysis – ossia l’analisi, in tempo reale, dei post positivi, negativi o sarcastici e le reazioni degli utenti inerenti qualsiasi personaggio, evento, locale o globale – è prevalentemente negativa con il 56% delle emozioni in forte dissonanza per l’addio di Fazio: disapprovazione per il nuovo corso editoriale del servizio pubblico radiotelevisivo, rabbia, tristezza e persino paura.
Analizzando le audience di riferimento che maggiormente sono coinvolte nel pubblicare commenti online, osserviamo una netta prevalenza di uomini per Fabio Fazio. La fascia di età più rappresentata va dai 45 ai 54 anni. Mentre per Littizzetto i commenti maschili scendono al 57% e sono pubblicati da utenti leggermente più giovani, nella fascia 35-44 anni.
Analizzando l’associazione dei diversi contenuti, gli utenti che parlano di Fabio Fazio, tendenzialmente all’interno della stessa conversazione menzionano #Meloni, #omofobia, #BastaUnAttimo, #Facciamorete. A conferma del fatto che il focus della conversazione è prettamente politico.
Per Littizzetto, invece, le associazioni riguardano #FuoridalCoro, #GovernoMeloni, #EllySchlein e #Bonaccini. Gli articolo dei media più condivisi su Twitter provengono da “Il Giornale” e “Il Fatto quotidiano”, all’interno delle conversazioni su entrambi.
Infine, indagando le audience e le opportunità pubblicitarie che si potrebbero aprire per gli inserzionisti su Discovery, abbiamo individuato alcune categorie di acquisto: la propensione al consumo per i fan di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto è principalmente per le scarpe e l’abbigliamento. Poi si differenziano: cibo, bevande, libri, valigie e viaggi per il conduttore, valigie, cibo bevande, viaggi e libri per la comica attrice.